“Creed 3”: Michael B. Jordan si ispira alla magia di Rocky per il suo primo film da regista | RECENSIONE

Era giunto finalmente il momento di assistere a un nuovo capitolo dell’universo di Rocky Balboa, il leggendario pugile italo-americano creato da Sylvester Stallone nel lontano 1976. Tuttavia, questa volta l’attore nato a New York non sarebbe comparso sullo schermo. L’opportunità di immergersi nuovamente in questo straordinario mondo è giunta esattamente 47 anni dopo l’inizio, attraverso il terzo capitolo di “Creed”, lo spin-off che vede Adonis (interpretato da Michael B. Jordan), il figlio di Apollo Creed/Carl Weathers, affrontare il difficile addio al suo amato sport.

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Allontanando la curiosità sui motivi dell’assenza di Stallone in questo nuovo film, è importante focalizzarsi su alcuni dettagli significativi. Il più notevole è il debutto alla regia di Michael B. Jordan, che a 36 anni si trova a dirigere e interpretare un ruolo chiave in un franchise così emblematico, capace di intrecciare cinema e sport in modo indimenticabile nel corso degli anni. E così ci si chiede: con quali strumenti ha affrontato questa sfida Jordan e come ha utilizzato l’eredità di Rocky per imporsi come nuovo regista all’interno della saga?

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Il film, uscito qualche mese fa nelle sale e ora disponibile in streaming su Prime Video, continua a seguire le vicende di Adonis Creed, un uomo con un passato oscuro alle spalle ma con grandi aspirazioni nel mondo della boxe. Quando un inaspettato personaggio del suo passato riappare, inizia una struggente lotta tra vecchia amicizia e nuove ambizioni, con il palcoscenico del ring a fare da teatro per le emozionanti vicende che si svolgeranno.

“Creed 3” offre momenti di tregua dalla trama principale, ma purtroppo alcuni di essi non riescono a colpire nel segno. Tuttavia, ci sono relazioni e dinamiche tra i personaggi che si rivelano intriganti, come il rapporto tra Adonis e sua madre, e l’inserimento di nuovi personaggi come la determinata Amara. Il film aggiunge anche un tocco di nostalgia, con richiami a episodi della saga originale di Rocky che fanno emergere parallelismi e connessioni emozionanti tra i vari personaggi.

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Valutando la regia di Michael B. Jordan, emerge un debutto sicuro e misurato, capace di mantenere viva la magia e l’essenza dello spirito di Rocky Balboa. Con un cast ben scelto e una narrazione che si muove tra passato e presente in modo fluido, “Creed 3” rappresenta un nuovo capitolo avvincente in questa epica saga, aprendo le porte a nuove sfide e difficoltà per il suo eroe. Resta da vedere come Jordan affronterà future produzioni, sapendo di essere ora sotto l’occhio attento di una base di fan che si aspetta sempre il meglio dall’universo di Rocky.

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