Shock per i giovani rapiti che sono stati costretti a scavare la tomba in Colombia
La commozione cerebrale ha causato il rapimento di tre giovani nel dipartimento di Antioquia in Colombia, che ha innescato una vasta operazione guidata da agenti di polizia, che in seguito hanno fornito dettagli scioccanti sui giorni in cui erano scomparsi.
È stato il colonnello Gustavo Adolfo Camargo, direttore anti-sequestro e anti-estorsione dei Gruppi di Azione Unificata per la Libertà Personale (Gaula), a chiarire che le vittime si trovavano a bordo di un veicolo quando sono state improvvisamente intercettate da cinque soggetti che facevano parte dell’unico nota organizzazione criminale denominata “La Camila”.
In quel momento, le persone colpite sono state intimidite con armi da fuoco e trasferite in una zona conosciuta come Cinco Estrellas, a Bello, riferisce Caracol.
Conversazione telefonica
In mezzo all’incertezza generata dalla scomparsa dei giovani, lo staff del Gaula è riuscito ad intercettare un cellulare e ha trovato una telefonata di estorsione in cui i rapitori chiedevano soldi per il riscatto, chiedendo che fossero portati in un Bellavista. prigione.
“Come sono le condizioni, porta i soldi e prendi i tuoi figli”, ha detto il rapitore. Costernato dalle sue parole, un membro della famiglia che era online ha chiesto: “Dove dovresti portarla?”
La risposta dell’individuo è stata immediata e ha indicato di lasciarla nel penitenziario di cui sopra.
Successivamente, il soggetto ha detto: ” Beh, lo sai che se giochi a giochini strani, sarà una cattiva idea per te trovare le loro teste “.
I giovani sono stati costretti a scavare le loro tombe
Nel contesto del rapimento, le persone hanno persino inviato fotografie dei giovani, dove si potevano vedere mani e piedi legati.
Successivamente è stato confermato che le vittime sono state bruciate con le sigarette ed è stato rivelato che la plastica si è sciolta sui loro corpi. Non contenti di ciò, i rapitori li costrinsero anche a scavarsi le proprie tombe.
L’operazione si è conclusa con cinque persone – i presunti sequestratori – arrestate e accusate dei reati di estorsione, furto qualificato e aggravato, sequestro di persona e tortura, mentre le vittime sono state soccorse vive.